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Iniziamo la dieta

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Dopo 15 giorni di eccessi torniamo alla vita normale con un pasto al giorno (e tanti spuntini) e la birra settimanale, riprenderemo a farci le minestrine di riso serali e andare a dormire alle otto. Come essere all'ospizio. Intanto abbiamo prenotato per Koh Kut da domenica, quattro giorni di mare e relax per cercare di smaltire le riminescenze di Singapore perché la tosse non vuole lasciarci. Dovrebbe esserci anche una tregua col vento e le temperature dovrebbero alzarsi perché in questo periodo tutta la Thailandia è al "freddo", parola virgolettata perché comunque andiamo in giro scalzi. Anche stasera sono gonfio di cibo, lasagne e torta al cioccolato, piatti tipici locali. Perché la cucina thailandese sarà anche buona ma dopo due mesi a riso abbiamo bisogno di pasta, e non di quella thai style.. Foto del giorno: ovunque ma non in testa - 2 Ecco un uso alternativo del casco, un bel lavandino da esterno.

Nong Bua

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Oggi ci siamo avventurati fino a Nong Bua, il villaggio dove il re Taksin il grande organizzò la reunificazione della Thailandia dopo l'ennesima fuga dagli attacchi dei vicini. Abbiamo scelto questa destinazione in mezzo alla laguna pensando di evitare il vento forte che sferza da giorni su tutto il Paese ma ci è andata male... Vento fortissimo, e freddo, in un posto in cui ci sono i ventilatori comunali sulla strada!  Accanto al mausoleo-museo-zona selfie di Re Taksin abbiamo trovato uno di quei ristorantini che ci piacciono tanto dove abbiamo mangiato molto bene spendendo poco e soffrendo un freddo dannato. Adesso facciamo la pennichella pomeridiana e oggi pomeriggio inizia la festa conclusiva di due settimane in compagnia di Valerio, altro lacustre che sverna in Thailandia, che si sposta verso altri lidi. Era ora... Sono due settimane che esageriamo: abbiamo raddoppiato il cibo e decuplicato la birra! Decuplicare la birra è stato facile perché prima non bevevamo, ma è il cibo ch...

La gita della domenica

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Oggi siamo partiti in comitiva per una domenica al mare con destinazione Koh Proet. Anche se Koh significa isola, Proet è solo una penisola ma non facciamoci domande inutili.. Qui c'è un tempio interessante che, per riconquistare i fedeli nei momenti di crisi, ha creato le postazioni da selfie nei migliori punti panoramici. Direi che l'idea funziona perché era veramente pieno di gente. C'era anche un raduno vespistico! Nel regno incontrastato degli scooter giapponesi la Vespa è uno status symbol ma ho notato che ci sono solo modelli nuovi, bisognerebbe importare qualche pezzo datato e rivenderlo a peso d'oro ai giovani altolocati. Dopo il tempo era il momento di mettere le gambe sotto il tavolo e ci siamo spostati a Laem Singh, la spiaggia con più ristoranti che bagnanti, in uno di quei posti tanto in voga (così in voga che non c'era nessuno) con i tavoli ad altezza media e le sdraio al posto delle sedie. Non avevo capito il senso delle sdraio a tavola finché non ho...

Qualche foto

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Stiamo pensando alla prossima gita fuori porta e potrebbe essere Koh Kut, un'isola che ancora ci manca. Intanto metto qualche foto dei dintorni. Strade. Nel paese delle risaie ogni tanto salta fuori una strada così Il Panza. È il dirimpettaio di un negozietto dove ogni tanto beviamo una birra. Motoristoranti. Racconto spesso dei motorini col cibo ma non ho mai messo una foto. Spelacchino. Passato il Natale, finita la pacchia. Eccolo abbandonato in una notte di vento ma comunque speranzoso di tirare un altro anno. Una barca. A vederle dal vivo ti chiedi come facciano a stare a galla. Il ponte Milvio ThaMaiese. Spaghetti alla carbonara. Ogni tanto ci piace assaggiare queste specialità thailandesi! 

Vento

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Oggi c'è vento forte, fa meno caldo, ci sono meno zanzare e il bucato asciuga subito. Purtroppo è troppo forte per andare in spiaggia e per girare in sicurezza perché volano rami secchi, cartelli pubblicitari, tettoie... E così stiamo a casa a goderci l'aria fresca e a nutrire le poche zanzare temerarie. Stamattina non siamo neanche usciti per la colazione, sono venuti a prenderci in macchina per andare a pranzo e tra poco passano a prenderci per l'apericena. In definitiva è una giornata passata a mangiare e dormire. Foto del giorno: Aperitivo dal benzinaio. Ore 19.00, circonvallazione di Tha Mai. Manca il cespuglio secco che rotola sulla strada e la scena sarebbe perfetta. Non siamo solo noi ad andare a letto presto!

Attenzione! C'è la droga! 🤣

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Lo sapevate che in Thailandia la canapa a uso medico è legale? Ma non "legale" come in Italia dove fanno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a noi pazienti, qui funziona veramente bene. Come è noto in oriente l'uso della canapa non è mai stato un problema finché non siamo arrivati noi occidentali a offrire ai governi locali fior di milioni all'anno per bollarla come droga. Tuttora in India del nord l'esercito distrugge regolarmente delle piantagioni ma poi ci sono i negozi governativi che la vendono e i pensionati che fumano charas nei parchi pubblici. Il solito controsenso. In Thailandia la canapa non è mai stato un problema per la popolazione locale, c'erano più problemi con l'oppio, fino al giorno in cui hanno introdotto delle leggi durissime contro la diffusione delle droghe includendo anche la canapa. Per anni, mentre la popolazione la coltivava in giardino, se la polizia ti trovava con una minima quantità di stupefacente ti lasciava marcire i...

Chanthaburi da turisti

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Oggi la giornata è iniziata fiacca ma ci siamo ripresi bene. Abbiamo fatto colazione in motorino e abbiamo saltato il giro al centro sportivo però siamo andati a pranzo a piedi e nel pomeriggio abbiamo fatto due passi a Chanthaburi. Qui è sempre capodanno e tanti posti sono chiusi, come la cattedrale e i barettini sul lungofiume, ma ci siamo comunque fatti una bella passeggiata nel centro storico. A proposito di capodanno, oggi è il 23 gennaio è sempre capodanno e manca ancora quello buddhista, in più è l'anno 2566. Abbiamo 599 anni! Dobbiamo tornare l'anno prossimo per festeggiare i 600, ecco perché andiamo a letto con le galline: siamo vecchissimi! Infatti sono quasi le 11 di sera, è tardissimo e dobbiamo andare a letto, quindi Foto del giorno: Il coniglio d'acqua. Questo è l'anno del coniglio d'acqua e noi non sapevamo dell'esistenza dei conigli anfibi. Magari è una traduzione sbagliata dal cinese e intendevano coniglio in brodo. Tra l'altro i...

Tre giorni di festa

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Iniziamo a capire qualcosa del capodanno cinese, ad esempio che dura un ciclo lunare e che inizialmente si festeggia per tre giorni più la vigilia. La vigilia, o meglio dire l'ultimo dell'anno, ci si veste di rosso, si scoppiano i petardi fuori di casa, si fa un giro al cimitero e si va al tempio per fare il tagliando alla macchina. Il piatto tipico sembrerebbe proprio quello che ci hanno offerto ieri e si mangia anche freddo per asciugare l'alcol di fine giornata. Ma cosa intendo quando parlo di tagliando alla macchina? È un tipo di manutenzione molto diffuso in Asia che consiste nel far benedire il mezzo meccanico (moto, auto, barca, aereo...) e appendere il contrassegno della revisione sul cofano/prua. Il contrassegno può essere un mazzetto di fiori, un drappo di stoffa colorata, abbiamo visto anche degli incensi sulla griglia di un radiatore. Questa benedizione ti permette di rimandare la manutenzione del tuo mezzo per un anno risparmiando un sacco di soldi in pastiglie...

Capodanno cinese

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Eccomi con un giorno di ritardo, ieri abbiamo fatto tardi e recupero col blog di oggi. Ci siamo dedicati alla vita sana: mattina al centro sportivo, pranzo leggero, frutta di merenda, cena leggera e serata di festa per celebrare un paio di avvenimenti particolari. Comunque al centro sportivo invece di fare fatica sotto il sole abbiamo guardato gli amici far finta di allenarsi, i pasti leggeri consistevano in cibo non fritto con contorno di insalata condita con la maionese e alla festa serale abbiamo solo bevuto tre bottiglie di birra in due. In pratica più che vita sana si potrebbe dire non deleteria.. Invece stamattina il capodanno cinese ci ha preso in contropiede: Innanzitutto perché inizia domani! Poi hanno iniziato a sparare pedardi a centinaia dalle 7 del mattino, il venditore di sfogliatelle che apre solo nel week-end ha la nonna in festa e oggi non le ha fatte. L'alternativa era il fornaio che fa le spugnette dolci ma fa anche lui tre giorni di festa e ci hanno lasciato sen...

Siamo vecchi o è il cambiamento climatico?

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Andiamo a letto con il climatizzatore spento e la coperta di pile... in Thailandia.. Sarà il cambiamento climatico o la vecchiaia? Chissà. Oggi siamo stati in giro tutto il giorno, mattina in città e pomeriggio al mare, in rigoroso stile thai cioè senza fare un passo a piedi. Siamo arrivati davanti alle porte dei negozi in motoretta e poi abbiamo parcheggiato a dieci metri dalla spiaggia, cena al ristorante con parcheggio e arrivo su due ruote a casa fino davanti al lavandino della cucina. Oggi metto qualche foto del msre, tutte scattate dal tavolo del bar sulla spiaggia per non rischiare di fare troppo movimento. Prodotti tipici Bagnanti e bananone Tramonto e motorino E un po'di colori strani da telefono in controluce

Vita sedentaria in giro per Tha Mai

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Cosa dire... Anche oggi ci siamo dedicati alla vita sedentaria, anche se lo spostarsi da venditore di cibo a venditore di cibo non è poi tanto da sedentari. Domani no, andremo a Chanthaburi a far la spesa e quindi saremo più attivi. Nonostante la solita vita, nonostante il solito paese e i soliti posti una foto del giorno salta sempre fuori: L'ennesima cosa inutile. Una rastrelliera per le biciclette!

Vademecum mondano di Tha Mai

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La vita mondana Tha-Maiese è diversa dalla nostra occidentale, anche qui si fanno le vasche nelle zone dello shopping e ci si ritrova per l'aperitivo o il dopocena nei locali in centro, però... Iniziamo dallo shopping: negozi a parte qui si va al mercato e ce ne sono addirittura due, il diurno e il serale, che sono a misura thai cioè con le tende alte un metro e mezzo. Così una persona di altezza superiore al puffo deve girare accovacciato e scegliere se guardare la merce esposta sui banchi o salvarsi la testa dai tubi arrugginiti che sorreggono le tende. Io infatti non ci vado più perché la prima e l'ultima volta che ci sono stato ho voltato la testa in cerca di anacardi e quasi ci lasciavo un occhio su un tubo arrugginito. Nonostante la mia rinomata rigidità articolare sono riuscito a scansarmi all'ultimo e farmi solo un graffio sulla crapa pelata... Mai più... Una volta finito il giro al mercato c'è la food court dove mangiare in compagnia acquistando cibo dalle banc...

Al mare.

Oggi abbiamo fatto un salto al mare, bello perché non c'era nessuno ma c'era la spiaggia grazie alla bassa marea. Speriamo che l'aria di mare aiuti a liberarci le vie respiratorie più di quanto la strada polverosa verso la spiaggia ce le intasi! Foto del giorno: Niente. Dopotutto siamo andati in spiaggia!

Domenica classica.

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Come ogni domenica ci siamo dati al relax, niente gite su due ruote e grande abbuffata festiva. Colazione a casa, colazione a metà mattina in paese, passeggiata in centro, pranzo al mercato, pennichella pomeridiana e adesso abbiamo organizzato la cena con gli amici.  Non faccio in tempo a smaltire un pasto che ne sto già facendo un altro! Il "mal di frontiera" con mal di gola e raffreddore forse sta passando. In questi giorni vado in giro in canottiera e sciarpa, un look da cantante d'opera neomelodica napoletana, e cerco di evitare l'aria condizionata dei minimarket che potrebbe annientarmi definitivamente. Ci vorrebbe un po'di mare, chissà, magari domani potremmo fare un salto in spiaggia. Foto del giorno: Pioggerellina equatoriale. Foto panoramica fatta da sotto un cavalcavia a Kuala Lumpur, a sinistra c'è il cielo del tramonto e a destra l'apocalisse. Ogni sera alla stessa ora passava la nuvoletta delle pulizie: 20 minuti di scrosci che sem...

Non bastava farci lavare l'elefante?

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Noi farang siamo proprio un branco di beoti..  Lo sapete che in Thailandia c'è un'isola, Koh Madsum, che è una nuova attrazione turistica? Organizzano le gite in giornata per questa nuova attività. Di cosa si tratta? Dell'isola dei maiali! Vieni anche tu in gita per un giorno su quest'isola, potrai crogiolarti al sole, nuotare in acque cristalline e nutrire i simpatici maiali che vivono sulla spiaggia! Sapete come è nata questa attrazione? Il tizio che gestisce il chiosco sulla spiaggia, mentre era per altri motivi sulla terraferma, ha visto in un mercato 4 maialini vivi impacchettati per la vendita, (c'è una foto su questo blog,  CLICCA QUI ) gli hanno fatto tenerezza e ha deciso di portarli a casa. Il problema è che lui non sapeva niente sui maiali perché al massimo aveva avuto qualche gallina allo stato brado, ad esempio non immaginava che i maiali mangiassero così tanto e si riproducessero così velocemente. Non poteva permettersi di mantenerli e gli dispiaceva ...

Curiosità sui grattacieli

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La foto del giorno del primo post da Kuala Lumpur mostrava un grattacielo spuntato dal nulla, va bene che non passavamo di qui da anni ma questo è proprio nuovo e in fase di ultimazione. È il Merdeka 118, secondo grattacielo più alto del mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai e in effetti si vede che è alto. (Merdeka significa Indipendenza) Con questo Kuala Lumpur ha fatto tripletta: dei primi 6 edifici più alti al mondo tre sono qui: il Merdeka 118, l'Exchange 106 e le Petronas towers. Direi che i malesiani ci hanno messo un attimino a capire dove fare un grattacielo degno di nota perché i due precedenti scompaiono così bene che quasi non ne percepisci l'imponenza. Se poi vuoi vedere K.L. dall'alto non hai bisogno di pagare una enormità per salire sui grattacieli, c'è la KL Tower che nel suo piccolo li sovrasta tutti perché è in collina ed è più economica da visitare, c'è meno gente e ha una splendida terrazza panoramica. Tutta la fatica per costruire edifici da recor...

Giornata in viaggio

Ancora un'ora e mezza e siamo a casa...  Oltre alla voce lasciata in frontiera mi si sono tappate le orecchie in aereo ed è come se avessi un chiodo conficcato in testa. Per fortuna oggi non guido io!😁 Appena arriviamo mi faccio una bella zuppa piccante per vedere di sturare il cervello e poi subito a letto. Foto del giorno: Non ho neanche voglia di sceglierla, quindi niente!

Non ho più voce.

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Mannaggia la dogana... Il raffreddore è passato ma la voce è rimasta in frontiera. È bello tornare a Kuala Lumpur, dovremmo venirci più spesso e magari, un giorno, visitare anche il resto della Malesia. Oggi giornata dedicata al transfer in autobus, notte a Kuala Lumpur e domani facciamo la tirata finale K.L.-Bangkok-Tha Mai. Dopo quattro giorni da persone civili siamo tornati nella stessa camera senza finestre al quarto piano senza ascensore dell'hotel più "caratteristico" del quartiere cinese. In questo momento non mi viene in mente un aggettivo simpatico per descrivere questo posto. Oggi ci siamo dati allo shopping a Petaling street, il mercato del falso più famoso del mondo, e pensandoci bene non abbiamo comprato niente di taroccato. Potevamo acquistare borse di Gucci e orologi Patek Philippe invece abbiamo preso delle T-shirt qualunque.  Come dice il proverbio: chi ha il succedaneo del pane non ha i denti. Serata alla guesthouse in compagnia di viaggiatori vari, past...

Souvenir di Singapore

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Lo sapevamo che la dogana ci avrebbe lasciato un ricordo della nostra gita.. Passavamo di continuo da ambienti polari per l'aria condizionata ad altri equatoriali con sbalzi termici di almeno una quindicina di gradi e oggi abbiamo tutti e due mal di gola e naso che cola. Adesso abbiamo capito perché i frontalieri erano vestiti quasi invernali! E così oggi ci siamo fatti una bella giornata di relax in casa prima di peggiorare la situazione con altra aria condizionata, domani torniamo a Kuala Lumpur e dopodomani rientriamo in Thailandia. Foto del giorno: L'arte di arrangiarsi. Ecco come mettere in piano un tavolo su un pavimento inclinato: bottiglie di plastica, sabbia e il gioco è fatto! P.S. a proposito di souvenir di Singapore, visto il pessimo gusto locale abbiamo avuto l'imbarazzo della scelta nell'acquisto del nuovo oggetto da mettere sulla nostra mensola degli orrori e alla fine abbiamo trovato un capolavoro di arte classica stile uovo Fabergé che farà ...

Singapore

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Mai più a Singapore!  La città più cara del mondo, la capitale del cattivo gusto che neanche a Dubai e il regno della burocrazia idiota che neanche l'India. Certo è a modo suo una bella città, è verdissima e pulitissima ma se arrivano a dover mettere il cartello "non urlate e non picchiate il doganiere" un motivo ci sarà... Il passaggio della frontiera via terra si fa in 5 minuti di treno presentando il passaporto in biglietteria e usando sempre il passaporto al posto del biglietto. Bellissimo e comodissimo! pensavamo noi ingenui...  Ho chiesto prima di partire quali fossero le formalità doganali e la risposta è stata: "niente. Basta scansionare il passaporto". Ma poi arrivi a Singapore e ti chiedono se hai scaricato l'applicazione doganale e compilato il modulo... Quale app e quale modulo!? Ho chiesto e nessuno mi ha detto niente e in una stazione piena di fogli con codici QR per le più svariate pubblicità non vado a cercare il QR della dogana se nessuno me...

Per fortuna stiamo qui 4 giorni.

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Che posto assurdo, meno male che ci siamo presi qualche giorno per esplorare la zona perché qui muoversi da turista è difficilissimo. Innanzitutto i satelliti prendono male e più delle volte Google Maps non capisce dove siamo anche stando fermi in campo aperto, poi la viabilità pedonale viene interrotta dai new jersey alti anche un metro e mezzo, i luoghi governativi indicati sulle mappe a volte non esistono e quando esistono sono nascosti bene e studiati per non farsi trovare. Stamattina volevamo andare all'ufficio turistico per capire cosa fare qui e come andare a Singapore: sembrava semplice perché un ufficio doveva essere a dieci minuti a piedi da casa e il secondo a venti... Peccato che il navigatore non riusciva a localizzarci, i passaggi pedonali erano interrotti, nessuno neanche la polizia sapeva dell'esistenza degli uffici turistici e anche trovando da soli l'indirizzo esatto gli uffici non c'erano. Il colmo è stato al secondo ufficio, che abbiamo trovato nonos...

Johor Bahru

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Dopo 350 Km di palme da olio eccoci arrivati al confine con Singapore, precisamente a Johor Bahru che si pronuncia giorbarù. Abbiamo un alloggio serio!! Un appartamento con tutti i confort: un letto comodo, un posto per appoggiare lo zaino, finestre, spazio per fare due passi quando mi vengono i crampi, un orologio che funziona... Tutte cose che sembrerebbero scontate ma non negli alberghi che frequentiamo abitualmente. Io vengo da una notte insonne, e Paola da una con me che continuavo ad alzarmi, così stasera andiamo a letto presto con un film su Netflix e cercheremo di recuperare un po' di energie. A domani! Foto del giorno: Singapore. È quel posto oltre l'acqua, speriamo di riuscire ad arrivarci!

Post scriptum...

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Ieri abbiamo speso un capitale in birra invece oggi no, perché? Ecco qualche foto di ieri sera e di stasera. Ieri... E oggi... Comunque vince il posto di oggi! Siamo tornati alla guesthouse decrepita dove eravamo stati anni fa e dove non alloggiamo perché ha il bagno condiviso, abbiamo trascorso una bella serata sul marciapiede seduti su un vecchio divano sotto la pioggia in compagnia di viaggiatori da tutto il mondo. Questa è vita, non la serata nei locali trendy!

Che caldo!

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Dopotutto siamo quasi all'equatore. Oggi c'è anche il sole, ma qui non dovrebbe piovere ogni giorno!? Ieri sera ha tirato giù un acquazzone di 10 minuti il tempo di risalire i 4 piani di scale per prendere gli ombrelli ed era già tutto finito, oggi speriamo in ogni nuvola che passa ma finora ci è andata male. Noi siamo i soliti a cui piace camminare anche dove non si dovrebbe, come all'equatore a mezzogiorno, e oggi ho persino i bermuda sudati. Ci siamo ridotti a fermarci davanti ai negozi per godere della loro aria condizionata che rinfrescava anche il marciapiede. "Rinfrescava" è un eufemismo, diciamo che mitigava l'ebollizione. Domani mattina partiamo in pullman verso Singapore, abbiamo letto le recensioni on-line e sono tutte critiche per i motivi più disparati: c'è chi si lamenta perché l'autista guida come un pazzo ma arriva puntuale e chi si lamenta perché l'autista si ferma a lavare il pullman con la gente a bordo e ritarda di un'ora. I...

Kuala Lumpur

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Eccoci a KL! Qui si abbrevia tutto e fra due giorni andremo a JB. Bangkok, almeno il poco che abbiamo visto, è cambiata ma resta sempre Bangkok: la città dove andare quando New York ti sembra noiosa. Ci siamo ripromessi di tornarci qualche giorno prima di rientrare in Italia per rivedere altri quartieri e capire bene come va l'evoluzione. Intanto godiamoci due giorni a Kuala Lumpur che è un posto incredibile. Il primo impatto è sempre lo stesso: un silenzio surreale. Fermi ad un incrocio trafficato del centro puoi sentire la gente parlare dall'altra parte della strada. Alloggiamo in un fantastico hotel in pieno quartiere cinese, 80 scalini per raggiungere la nostra camera senza finestre che potrebbe rivelarsi una trappola mortale in caso di incendio ma il lato positivo è che al quarto piano arrivano meno scarafaggi. Lo so, detto così sembra una topaia ma non è malaccio e possiamo metterlo almeno al quarto posto nella nostra guida stallata Michelin: Il primo assoluto era a Hua H...

Turisti a Bangkok.

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Gli anni passano, la città cambia e i nostri ristorantini preferiti sono scomparsi per lasciare posto a nuove e inutili costruzioni. E così diventa sempre più difficile fare una cenetta romantica vista ratto. Il ratto c'è ancora, è il chiosco del cibo che manca. La fermata del battello vicino al palazzo reale ci ha veramente disorientato: tempo fa era una baracca di legno su palafitte accanto a un megastore di pesce essicato sul marciapiede e tanti chioschi di cibo misterioso, adesso è un moderno terminal fluviale piastrellato con sottopassaggio verso le attrazioni turistiche e venditori di bibite ghiacciate. In questo modo la città ha perso un po' di quel fascino caratteristico dato dalla fusione tra modernità e tradizione che la contraddistingueva assomigliando sempre più a qualunque e banale megalopoli moderna. La Bangkok tradizionale si trova ancora uscendo dalle rotte turistiche ma è comunque cambiata in peggio, ad esempio non esiste più il caffè boran che beviamo a colazi...

Bangkok

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Non siamo più abituati al caos, alla folla e ai prezzi della città. Dopotutto siamo dei montagnini trapiantati nella campagna thailandese e poi catapultati a Bangkok. Siamo arrivati nel primo pomeriggio e alloggiamo nella zona di Khao San, l'ex quartiere hippie ed economico della città che adesso è diventato trendy: che pacco! Hanno vietato già da qualche anno i tipici bar da marciapiede che consistevano in una ghiacciaia con la birra e 50 sgabelli di plastica da usare sia per sedersi che come tavoli, così era svanito metà del fascino di Khao San e adesso ci sono solo locali veri e bancarelle per turisti. Il problema sono i turisti.. i pochi hippies sopravvissuti e ormai pensionati bazzicano ancora i vicoli in cerca di un posto dove morire mentre le nuove generazioni non hanno saputo mantenere vivo lo spirito. I troppi giovani israeliani sporchi, trasandati e non proprio educati rispecchiano lo stereotipo del "farang sporco che porta il Covid" come dice un politico locale...

La Thailandia non ci vuole?

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La Thailandia non ci vuole? E noi andiamo in Malesia! Non è che qui non ci vogliono più, però ci scade il visto turistico e dobbiamo uscire dallo stato. Così domani mattina facciamo un minimo di bagagli, andiamo due giorni a Bangkok per un giretto (la città che non dorme mai! Dovremo cambiare il nostro "fuso orario") e poi voliamo in Malesia per una settimana. Volevamo andare a Singapore ma è la città più cara del mondo, così faremo i frontalieri squattrinati: Staremo 2 notti a Kuala Lumpur, città bellissima, economica e silenziosa che ci è rimasta nel cuore dopo un Layover verso la Cambogia di qualche anno fa e poi ci sposteremo al confine con Singapore così da poter vivere "in valuta malese" e fare i turisti in giornata a Singapore con mezzi pubblici e schiscetta al seguito. Al nostro rientro in Thailandia scopriremo quanti giorni di visto ci daranno e ci organizzeremo di conseguenza. Tempo fa al rientro davano un mese ma a noi una volta è capitato di avere solo 1...

Buon anno!

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Ieri siamo incredibilmente riuscti a passare la mezzanotte. Avevamo già fatto gli auguri di rito alle sette di sera e io sbadigliavo dalle 8. Mangiando qualcosa abbiamo tirato le undici ma serviva un caffè del 7Eleven, siamo andati in quello di "Time square" credendo di trovare qualcuno a far festa nella piazza dell'orologio ma non c'era nessuno e neanche il caffè bomba che piace a me.. Oggi abbiamo scoperto che comunque a mezzanotte hanno festeggiato, probabilmente hanno dormito tutti fino a 10 minuti prima perché il paese era deserto. Un caffè normale e due strudel all'ananas mi hanno dato l'energia necessaria per il countdown e abbiamo festeggiato l'anno nuovo con fuochi d'artificio cinesi venduti senza problemi ai minorenni a bordo strada ed è stato memorabile: ha preso fuoco la scopa di saggina, un razzo ha mancato di poco la porta d'ingresso aperta, uno invece ha centrato perfettamente la porta chiusa della macchina e l'ultimo ha depilato...

Oggi niente blog.

Giornata pesante.

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Mammamia! Sono arrivati i nuovi vicini per il capodanno e siamo circondati. Una famiglia di 8 persone divise in tre generazioni hanno affittato i bungalows attorno a noi e ci hanno circondato. "Purtroppo" sembrano simpatici e socievoli invece di essere timidi e riservati come come la maggioranza di loro e stanno scaricando una montagna di attrezzature dalle due auto. Attrezzature e non vestiti, di quelli hanno solo un piccolo trolley. Abbiamo già visto la scatola dei due microfoni professionali senza fili per il karaoke, chissà come sarà grosso l'impianto! Devono essere qui in visita ai parenti di Tha Mai perché è già arrivata una coppia in motorino a salutarli. Si sono già scusati con noi perché stasera faranno un po' di fracasso, che gentili, e noi gli abbiamo detto di non preoccuparsi, di fare festa tutta notte e fare tanto casino perché qui siamo tutti in vacanza. E così il nostro timore di non riuscire a restare svegli fino alla mezzanotte del 31 è già svanito il...

Il thailandese non ha più segreti!

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Incredibile ma vero, oggi siamo riusciti a mangiare ciò che volevamo ordinando in thai! Siamo stati a pranzo in un ristorante stradale fuori dalle rotte internazionali e siamo riusciti ad avere due porzioni di maiale saltato in padella con aglio, contorno di riso e uovo al tegamino. Più o meno suona così: mu to kra tiem, kao, kai dao, sonm. E ci hanno veramente dato del cibo e non un letto a castello o un aspirapolvere a strisce blu e gialle. Sicuramente abbiamo sbagliato gli accenti ma nel contesto ristoratorio è venuto spontaneo servirci delle pietanze e non dei mobili. Qui gli accenti sono importanti perché una parola di tre lettere con una sola vocale, come NAN, può avere significati diversi a seconda di che accento c'è sulla A. Ho fatto l'esempio di Nan, che è una città, perché anni fa quando chiedevamo informazioni in strada nessuno ci capiva: noi dicevamo Nan e nessuno sapeva cosa volessimo ma quando mostravamo la cartina stradale tutti sorridevano e dicevano "Nan!...

Spiriti al crepuscolo

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Nel centro storico di Tha Mai, dove i terreni valgono come oro, c'è una bella casa disabitata ma non abbandonata. In tipico stile europeo, in muratura anziché il classico legno, con terrazzini su più vari livelli e un bel giardino. È probabilmente dell'epoca coloniale e rovinata successivamente dall'installazione di una grossa saracinesca thai style sul portico dell'ingresso. Ha un nonsoché di misterioso e inquietante, sarà per il giardino incolto e per i colori sbiaditi. Come mai è disabitata e così trascurata? Sarebbe una splendida casa vacanze per cittadini benestanti e comunque, non essendoci particolari vincoli storici, qualche scapestrato potrebbe anche demolirla e riqualificare il terreno per uso commerciale. Una spiegazione ci sarebbe: potrebbe essere infestata.. In Thailandia il concetto di animismo è ancora radicato: è normale vedere nei giardini delle piccole casette per gli spiriti con incensi e offerte di cibo o bevande, molti indossano reliquie come portaf...

Bucato day

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Stamattina non sembrava una bella giornata così, invece di andare in giro, abbiamo anticipato il bucato del giovedì. Qui il bucato è una cosa seria: per prima cosa bisogna sperare che nella lavanderia a gettoni funzioni tutto perché ogni tanto si blocca la gettoniera con già metà dei soldi presi, a volte si blocca la lavatrice col lavaggio già pagato e il detersivo già messo. Se vai nel giorno sfortunato lasci dentro così tante monetine e detersivo per niente che spenderesti meno a buttar via i vestiti e comprarli nuovi. Oggi però abbiamo provato una lavanderia nuova appena scoperta che, oltre a essere pulita e non scaricare a bordo strada, funziona bene e c'è la proprietaria che abita di fianco per ogni evenienza. Una volta avviato il lavaggio scatta il secondo grattacapo: cosa fare durante l'ora abbondante di attesa? (Che belli i problemi delle vacanze) Cosa fare... Caffè al solito posto, giro dei fornai in cerca di qualcosa di sfizioso, pensare cosa fare a pranzo e girare tr...