Il lato ricco del Mekong

Dopo ore di polvere, sassi e animali abbiamo ragguinto il bello del Laos, la parte nord.
È bastato svoltare ad un incrocio per vedere il panorama cambiare all'improvviso davanti ai nostri occhi.
Come per magia sono apparse le montagne che sembrano sorgere direttamente dalle risaie, uno spettacolo mozzafiato a cui la foto che allego non rende assolutamente giustizia.
(Grammaticalmente mi suona male, ma quando cerchi di comunicare in 5 lingue diverse nell'arco di 20 giorni finisci per dimenticare anche l'italiano)
Poi a casa troveremo qualcosa di meglio da pubblicare.
Con questo spettacolo ci si è anche posto il dilemma: continuiamo di fretta al nord o sospendiamo il viaggio? Abbiamo deciso di sospendere, meglio lasciare il nord per l'anno prossimo e farcelo bene. Non vediamo l'ora.
Così abbiamo inaugurato il terzo ponte sul Mekong e siamo tornati in Thailandia.
Thailandia, che bella, la sponda grassa del Mekong.
Non ci sembra vero: qui capiscono l'inglese, possiamo leggere i menu e mangiare ciò che vogliamo senza affidarci al caso! Strade asfaltate! Benzina verde! ( la povera Lifan in Laos è andata anche a gasolio..)
Thailandia, amore mio! Tre settimane fa ci sembrava ancora un paese strano, oggi è l'America!




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