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Visualizzazione dei post da gennaio 6, 2016

Svizzera?

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Rispettando la tradizione abbiamo già stravolto l'itinerario, ma questa volta la colpa è dei meccanici Thai che sono troppo onesti. Nessuno vuole farci spendere soldi inutilmente per mettere a punto la moto. Il motore perde potenza a giri alti e fa fatica nelle salite più dure, però parte al primo colpo e gira come un orologio. E questo è il problema, finché la moto parte perché smontarla? Non vale la pena. Qui infatti girano certi catorci fumosi che fanno spavento, non tagliandano neanche i pullman che poi scoppiano alla prima salita. Mandano il pullman di riserva e scoppia pure quello 100 metri dopo il primo. Così siamo d'accordo con un amico a 500 Km da qui, ma comunque sulla nostra strada, che convincerà qualcuno a sistemare il motore prima di affrontare il Laos. Così non faremo adesso le montagne tailandesi, più o meno, e ci avvicineremo al confine prestabilito in autostrada, sempre più o meno. Così oggi ci siamo arrampicati comunque verso il parco di Nam Nao, dove

La via della seta

Ieri abbiamo fatto sosta a Wang Nam Khiao e ho nominato i tessuti: solo perché ho parlato con un tailandese. Mi diceva "sirk" e non capivo, poi ha indicato la maglia e ho intuito fosse tessuto. È il classico problema di pronuncia, gli orientali dicono la ELLE al posto della ERRE, ma non perché non sanno dire la ERRE, ma perché si confondono! Infatti c'è la seta, che in inglese è silk.. Come quella cameriera che una mattina ci ha proposto una omrèt per colazione, e quando noi dicevamo omelette lei rideva.. Questa mattina abbiamo visto le indicazioni per la Jim Thompson farm e abbiamo capito! Jim Thompson era un newyorchese trapiantato a Bangkok che ha iniziato il commercio e la produzione di seta in Thailandia. Scomparso misteriosamente (la leggenda dice sbranato da una tigre) ha lasciato un segno indelebile, e un patrimonio inestimabile, in questa zona. La sua casa di Bangkok è anche un'attrazione turistica perché ha portato da qui alla città due costruzioni in

Grigliata al quadrato

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Eccola! Il pentolone in centro tavola contiene la brace sulla quale si appoggia una cupola di alluminio con un bordo fondo in cui mettere l'acqua. Dentro l'acqua si mettono le verdure, le uova e le noodles di riso. In cima alla cupola si appoggia un pezzo di lardo che inizia a colare ungendo tutto e poi si mette a cuocere il cibo. Si, ma quale cibo? Quello nella ciotola che sembra poltiglia rossastra! Quella fanga poco invitante contiene ogni ben di dio, cotenne di maiale essiccate, altre cose dure che sembrerebbero tentacoli di non so chi, fettine sottili di grasso che cuocendo tendono ad assomigliare alla pancetta, ventrigli di pollo, grasso di culo di pollo, e delle fasce che dovrebbero essere quelle che avvolgono gli organi interni del maiale. Per finire con intestini a volontà. Mentre la "carne" cuoce, o si scioglie, rilascia tutto il buono che cola nell'acqua. Il risultato finale è una zuppa gustosa da uccidere con ogni genere di salsa piccante. Ogn