Sempre in giro per la Thailandia

Adesso siamo a Sida, l'acronimo di Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. Cosa non ci si inventa per ricordare i nomi!
Tra l'altro dormiamo vicino all'ospedale..
Oggi, seguendo le indicazioni della nostra ultima ospite, ospitante, host, come si dice in italiano? Boh! Abbiamo girato a destra al semaforo e siamo finiti in un gran bel posto, solo con qualche milione di anni di ritardo.
Una pianura, ma proprio piatta, da dove svettano qua e là collinette vulcaniche. Chissà com'era bello quando ancora eruttavano. Qui i resti di dinosauri saltano fuori a ogni angolo e ci sono più jurassic parks che benzinai.
Adesso c'è un Buddha su ogni altura e i templi si sprecano ma uno su tutti ha attirato la nostra attenzione.
Un Chedi Imponente di roccia vulcanica che si può ammirare da chilometri di distanza. Noi che siamo saturi di templi ormai da anni questo lo volevamo proprio visitare, ma era chiuso.
Chiuso! Mai visto un tempio chiuso! Ma che più chiuso di così non si può! Persino gli ingressi sono stati murati.
Girando attorno alla recinzione abbiamo trovato un cancello, chiuso, ma da cui qualcuno usciva dopo averlo richiuso. Avremmo voluto rompere le balle a qualcuno per entrare, ma è comunque un luogo sacro e bisogna mostrare sempre il massimo rispetto.
Così siamo andati avanti, su e giù per gli ex vulcani, passando tra risaie, canne da zucchero, buddhas ( plurale) e specchi d'acqua. Bello, fresco e silenzioso fino a raggiungere la superstrada 2 che ci porta verso sud in direzione Bangkok con un caldo e un traffico indecente.
Qui finalmente, e dico finalmente, ci ha fermato la polizia ad un posto di blocco. Era ora, non ci hanno mai voluto controllare neanche quando ci fermavamo noi scambiandoli per ristoranti!
Il poliziotto ci ha chiesto da dove veniamo, ha voluto vedere la patente internazionale e ci ha fatto andare con una stretta di mano e augurandoci buon viaggio e buona fortuna. Che classe!
Paragonato poi agli sbirri di merda corrotti cambogiani questo è stato un nobiluomo. La via di mezzo è stata la polizia laotiana, che si sono fatti fare le foto in sella alla loro moto, carini!
Domani facciamo una tirata di 300 Km fino ad Ayutthaya, dove ci aspetta un B&B con piscina e faremo una tappa di 3 giorni.
Ayutthaya è un posto splendido, la congiunzione di 3 fiumi incanalati in una serie di quadrati concentrici (si dice così? Non mi ricordo più l'italiano..) che anticamente proteggevano la capitale del Siam e che oggi racchiudono uno dei migliori siti storici thailandesi.
Ci siamo già stati ma è sulla strada e merita una seconda visita, non solo per la bellezza del luogo (abbiamo girato proprio qui il video più bello di tutti i nostri viaggi) ma soprattutto perchè era una città candidata per l'Expo 2015 e ci tenevano tanto.
Così ci sentiamo in obbligo di prenderli un po' in giro dato che l'Expo si terrà a Milano.





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