Oudomxai

È stata dura ma siamo arrivati a Oudomxai.
Dopo una notte insonne su un letto da fachiro questa mattina ci attendeva una bella nebbia fitta e un freddo che sgretolava le ossa. Che gioia!
La tappa di oggi è stata relativamente breve, 85 Km, ma sono sembrati 850.
Questo è stato il primo vero giorno di guida in Laos e non è stato facile. Anche se la strada era asfaltata, quindi un gran lusso, schivare le buche, le voragini e i crateri sarebbe stato ancora accettabile se non ci fossero stati cani, gatti, galline, maiali, serpenti e bambini che attraversavano a sorpresa.
Ma è tutta una questione di abitudine, fra qualche giorno non ci faremo più caso.
Paola era senza guanti, sono rimasti a casa, così li abbiamo comprati da un venditore ambulante. Per la precisione abbiamo comprato i guanti DEL venditore. Non ne aveva e ci ha dato i suoi!
Un bel paio "vintage" al limite del buco con due teschi di plastica incollati sul dorso: meglio di così non si poteva o, per meglio dire, o così o niente...
Oudomxai è una bella cittadina, non esteticamente ma per i servizi e la posizione. Qui c'è tutto ciò che ci serve, una bella guesthouse, cibo in quantità, banca, meccanico, ufficio turistico e tanta gente che parla inglese. Ci fermeremo tre notti per visitare la zona che sembra molto carina. Faremo anche da cavia per un nuovo tour operator che ci farà uno sconto del 86% pur di portare qualcuno a visitare i villaggi qui attorno. Proviamo. Il tour è patrocinato dall'ufficio turistico, si viaggia in auto e non devo guidare.
Sarà qualcosa come visitare lo zoo, con gli umani invece degli animali.
Ci saranno gli abitanti in costume tipico che faranno finta di lavorare, dovrebbero anche fare qualche cerimonia tipica ma sempre farlocca.
Ma va bene così, abbiamo una scusa per comprare i souvenir, magari made in China..
Foto del giorno: la merenda di ieri.
Bocconcini di cane?



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