Svizzera?
Rispettando la tradizione abbiamo già stravolto l'itinerario, ma questa volta la colpa è dei meccanici Thai che sono troppo onesti.
Nessuno vuole farci spendere soldi inutilmente per mettere a punto la moto.
Il motore perde potenza a giri alti e fa fatica nelle salite più dure, però parte al primo colpo e gira come un orologio. E questo è il problema, finché la moto parte perché smontarla? Non vale la pena.
Qui infatti girano certi catorci fumosi che fanno spavento, non tagliandano neanche i pullman che poi scoppiano alla prima salita. Mandano il pullman di riserva e scoppia pure quello 100 metri dopo il primo.
Così siamo d'accordo con un amico a 500 Km da qui, ma comunque sulla nostra strada, che convincerà qualcuno a sistemare il motore prima di affrontare il Laos.
Così non faremo adesso le montagne tailandesi, più o meno, e ci avvicineremo al confine prestabilito in autostrada, sempre più o meno.
Così oggi ci siamo arrampicati comunque verso il parco di Nam Nao, dove gli elefanti selvatici ti attraversano la strada. Siamo stati rincorsi da un biker locale che ha voluto fare 1000 foto con noi e poi, in una sosta, anche un Monaco ha voluto una foto con gli unici stranieri in zona. Alla fine l'attrazione turistica qui siamo noi, non gli elefanti!
Continuando sulle montagne ad un certo punto ci siamo ritrovati in Svizzera.
Si, proprio in Svizzera, perché è il soprannome di questa zona.
Montagne, mucche da latte, pinete e tanto freddo.
Dicono che ci siano solo 2 stagioni: winter e very winter. Qui a metà pomeriggio indossano il piumino col collo in pelo, noi la sera abbiamo bermuda e infradito.
Dovrebbero andare in Svizzera a provare il freddo vero...
Domani mattina pubblicherò una foto della Svizzera all'alba.
Adesso alloggiamo al Mountain Park Switzerland Resort, un posto che 50 anni fa doveva essere di super lusso, così bello che sarebbe stato un peccato rinnovarlo, infatti è ancora arredato stile anni '60. Hanno solo avuto la brillante idea di reimbiancarlo esternamente thai-style trasformandolo in una pagliacciata tra i monti.
Anche di questo pubblicherò la foto domani, devo farla all'uscita oltre il laghetto dove appare in tutto il suo splendore.
Intanto allego due foto: la prima con i nostri fans e la seconda del nulla montano di Nam Nao.
Pare che non si veda la seconda foto.
Casomai la posto da sola.
Nessuno vuole farci spendere soldi inutilmente per mettere a punto la moto.
Il motore perde potenza a giri alti e fa fatica nelle salite più dure, però parte al primo colpo e gira come un orologio. E questo è il problema, finché la moto parte perché smontarla? Non vale la pena.
Qui infatti girano certi catorci fumosi che fanno spavento, non tagliandano neanche i pullman che poi scoppiano alla prima salita. Mandano il pullman di riserva e scoppia pure quello 100 metri dopo il primo.
Così siamo d'accordo con un amico a 500 Km da qui, ma comunque sulla nostra strada, che convincerà qualcuno a sistemare il motore prima di affrontare il Laos.
Così non faremo adesso le montagne tailandesi, più o meno, e ci avvicineremo al confine prestabilito in autostrada, sempre più o meno.
Così oggi ci siamo arrampicati comunque verso il parco di Nam Nao, dove gli elefanti selvatici ti attraversano la strada. Siamo stati rincorsi da un biker locale che ha voluto fare 1000 foto con noi e poi, in una sosta, anche un Monaco ha voluto una foto con gli unici stranieri in zona. Alla fine l'attrazione turistica qui siamo noi, non gli elefanti!
Continuando sulle montagne ad un certo punto ci siamo ritrovati in Svizzera.
Si, proprio in Svizzera, perché è il soprannome di questa zona.
Montagne, mucche da latte, pinete e tanto freddo.
Dicono che ci siano solo 2 stagioni: winter e very winter. Qui a metà pomeriggio indossano il piumino col collo in pelo, noi la sera abbiamo bermuda e infradito.
Dovrebbero andare in Svizzera a provare il freddo vero...
Domani mattina pubblicherò una foto della Svizzera all'alba.
Adesso alloggiamo al Mountain Park Switzerland Resort, un posto che 50 anni fa doveva essere di super lusso, così bello che sarebbe stato un peccato rinnovarlo, infatti è ancora arredato stile anni '60. Hanno solo avuto la brillante idea di reimbiancarlo esternamente thai-style trasformandolo in una pagliacciata tra i monti.
Anche di questo pubblicherò la foto domani, devo farla all'uscita oltre il laghetto dove appare in tutto il suo splendore.
Intanto allego due foto: la prima con i nostri fans e la seconda del nulla montano di Nam Nao.
Pare che non si veda la seconda foto.
Casomai la posto da sola.