La sagra del selfie

Oggi abbiamo fatto il tour classico di Jaisalmer incontrando altri turisti, prevalentemente indiani, nelle varie tappe.
Abbiamo visitato la pozzanghera coi pedalò, la città perduta, le dune, la cittadella e il sunset point.
L'indiano è fin troppo socievole, se vede uno straniero deve fare conoscenza e poi un selfie.
Il laghetto, che non è neanche sacro, è la prima tappa selfie della mattina quando sei ancora pulito e perfettamente pettinato.
Qui infatti nessuno si è fatto avanti perché erano impegnati nel selfie perfetto.
Alla città perduta vediamo tre ragazzi alla finestra in posa bollywoodiana che si facevano fotografare dagli amici.
Ho potuto solo complimentarmi e così sono scattate le foto: selfie di coppia, gruppo uomini, gruppo donne e gran finale con "trimurti" di noi due con in mezzo la più bassa della compagnia.
Poi è arrivato il pullman con la comitiva dal Kerala, e vai di foto, e alla fine abbiamo conosciuto Andrea da Domodossola infiltrato sul pullman degli indiani.
Alle dune invece è più difficile socializzare perché il deserto è un pochino dispersivo ma basta fermarsi un secondo sulla strada che si materializza qualcuno per un selfie.
Lo scorcio più bello fra le dune non era fotografabile col telefono perché troppo lontano e in controluce ma ve lo posso raccontare.
Il sole del deserto che ritaglia delle sagome nere su una duna: sono un cammello e mezza dozzina di persone ferme con un braccio alzato.
Selfie cammellato! Erano i ragazzi della città perduta...
La cittadella invece, essendo il centro turistico, è piena di visi pallidi da fotografare così abbiamo solo dato tante strette di mano.
E abbiamo rivisto Andrea che nel frattempo aveva lasciato gli indiani..
Al Sunset point abbiamo invece sentito l'italiano, più o meno..
Purtroppo non ricordo il nome di questo sessantacinquenne del profondo sud che sta girando l'India con l'autista. Parla solo lucano e si lamenta un po' perché non sempre lo capiscono.
Qui si sta così bene che prolunghiamo la sosta e ci faremo una terza notte. Domani relax, un giretto a piedi per la cittadella alias forte, il mercato... solite cose, ma chissà quanta gente interessante.
Magari troviamo il giapponese col cammello.
Foto del giorno: traffico in centro.
Le mucche in India sono come i ciclisti da noi: in mezzo alla strada a dar fastidio. Ma le mucche sono sacre, i ciclisti no.
P.S. Abbiamo portato la moto all'officina Royal Enfield, che è roba da ricchi, per un check up completo.
Ci hanno rilasciato anche il cedolino ufficiale della manutenzione da allegare al libretto.
Spesa totale 3 euro.



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