Kovalam

Questi indiani mi hanno fregato ancora. Ci ho messo due mesi, l'anno scorso, ad abituarmi al cibo piccante e ai camion senza stop e senza frecce e adesso arrivati al sud il cibo è dolce e quasi tutti hanno mezzi regolamentari e rispettano il codice della strada.
Anche gli autobus di linea hanno le luci degli stop e le frecce che funzionano e, come se non bastasse, le usano! È una vergogna.
Oggi in autostrada mi stavo così annoiando che mi veniva l'abbiocco. C'è stata solo una mucca che passeggiava felice contromano sulla linea di mezzeria ad animare un pochino il viaggio.
Qui gli automobilisti sono così educati che non c'è neanche bisogno di mettere i dossi, non segnalati, in autostrada come fanno al centro e al nord, così abbiamo raggiunto la destinazione prefissata alle 9 di mattina anziché nel pomeriggio mantenendo un'andatura media sugli 80/90 Km/h contro i 30/40 che facciamo di solito.
Dato che ci sembrava troppo presto per fermarci abbiamo tirato dritto fino alle porte di Thiruvanantapuram, più precisamente a Kovalam.
Avendo bruciato le tappe siamo in anticipo sulla tabella di marcia e ci fermiamo qui tre giorni al mare.
Non siamo proprio a Kovalam downtown ma appena fuori per rispettare la nostra tradizione di turismo periferico infatti Kovalam, essendo una località turistica famosa, fa letteralmente schifo. Qui invece c'è un piccolo paradiso sotto forma di hotel nascosto in un villaggio in riva al mare.
Sicuramente gli abitanti usano la spiaggia come toilette ma tanto noi abbiamo la piscina.
Domani relax. Paola a cuocersi al sole e io a ronfare all'ombra.
Foto del giorno: Lavorare? Mai?
Qualcuno ha così tanto tempo libero da costruirsi una torre Eiffel fuori di casa. Una struttura metallica ricoperta di paglia che probabilmente diventerà un'aiuola con delle piante rampicanti.


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