Mysore

Dopo 24 ore di inferno eccomi fresco come una rosa appassita e pronto a ripartire!
Oggi abbiamo fatto una tirata fino a Mysore o Mysuru, dipende dai cartelli, perché la domenica sera il palazzo Amba vilas viene illuminato per un'ora da oltre 97000 lampadine ed è uno spettacolo imperdibile.
Lungo la strada siamo passati da Ooty, la location assoluta per i film di Bholliwood, e un paio di parchi nazionali, di cui ora mi sfugge il nome ma tanto ci ritorneremo, con così tanti animali selvatici da vederli anche dalla strada. Scimmie, branchi di elefanti e cervi pomellati a volontà, ma ci sono anche orsi, tigri, pantere e bisonti. L'animale comunque più diffuso è il bipede locale che non rispetta le regole del parco.
Le regole sono poche e semplici: non fermarsi sulla strada, non fare i selfie con gli animali selvatici, non sporcare.
Infatti spesso la circolazione era bloccata da questi branchi di indiani che facevano esattamente l'opposto..
Una cosa in particolare mi ha dato fastidio: il cartello del divieto dei selfie. Gli indiani sono veramente malati di selfie, se li fanno ovunque, inutilmente e spesso in zone pericolose come fermi in autostrada sui guard rail, al punto tale da essere considerata una vera malattia da clinica psichiatrica.
Però sul cartello di divieto hanno messo la figura di una ragazza occidentale!
Il bue che dà del cornuto all'asino...
Domani visita della città, che dicono sia molto bella, sperando che i musulmani se ne siano andati.
Non è razzismo, ma alle porte di Mysore c'è stato un raduno religioso di tre giorni che pare abbia attirato sette milioni di fedeli!! Oggi siamo stati imbottigliati ore sulla strada tra camion, pullman, auto e moto stracolmi di omini con barba lunga e tunica bianca e anche stasera al palazzo c'era una calca inverosimile. Troppa gente.
Per fortuna dormono quasi tutti nelle tende e abbiamo trovato posto in hotel senza problemi.
Foto del giorno: il palazzo illuminato, ovviamente. E non era illuminato solo quello ma anche il muro di cinta chilometrico, le quattro porte monumentali e il tempio.
In confronto Harrod's a Londra sembra una torta di compleanno.

                    CONTINUA


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