Wat Khao Sukim

Il vento si è calmato, è tornato il caldo e abbiamo ricominciato ad esplorare i dintorni.
A mezz'ora senza fretta da casa c'è un tempio buddhista indubbiamente degno di nota, il Wat Khao Sukim.
Di nuova costruzione e in corso d'opera, più che un luogo di pace e meditazione a me è sembrato una attrazione turistica a tema religioso, il che non guasta perché a noi non piace fare i turisti nei luoghi di culto altrui e qui non ci siamo sentiti assolutamente a disagio.
Poi è sicuramente una meta di pellegrinaggio perché vive di donazioni e non di biglietti d'ingresso ed è talmente grande ed in continua espansione che di donazioni deve riceverne veramente tante.
Per chi vuole donare soldi ci sono contenitori per le offerte "fatte in base alla propria fede" e non alle proprie tasche, lo dice il cartello.
A mio parere questa dicitura sa un po' di marketing perché mette il fedele in soggezione e in competizione con gli altri pellegrini.
Oltre ai contributi in denaro c'è un’immensa esposizione di doni materiali che sembra una via di mezzo tra un mercatone del mobile, un museo delle cere e un negozio dell'usato.
Museo delle cere perché ci sono ovunque, oltre che nella sala a loro dedicata, statue di monaci così realistiche che a volte le confondi coi monaci in carne e ossa e viceversa.
Le donazioni spaziano da vecche macchine per cucire arrugginite a vasi cinesi, mobili in teak e madreperla, dugonghi impagliati, Buddha di giada e televisori a transistor. Pezzi che presi singolarmente (forse non gli elettrodomestici) sono veramente splendidi e degni di un museo ma sono talmente tanti e ammassati in queste grosse stanze che dopo pochi passi lo stupore iniziale si trasforma in voglia di shopping.
Noi ci saremmo portati a casa un letto, due sedie sdraio con tavolino e qualche soprammobile.
Ci sono anche due vecchie Mercedes 1000 SEL limousine da petroliere arabo, un orso bruno imbalsamato, servizi di porcellana cinese da 36 coperti... sembra quasi che alla morte del nonno miliardario i nipoti abbiano donato le sue cose belle ma fuori moda al tempio perché non sapevano cosa farsene.
Quindi, se passate da queste parti, venite a visitare il Wat Khao Sikim perché è maestoso, ha una bella vista panoramica e non vi sembrerà di andare a disturbare in una chiesa.
Ampio parcheggio, bar, ristoranti e negozi di souvenir.

Foto del giorno: scorcio di una delle sale espositive. Manca solo "il Baffo" che fa la televendita.

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