Per fortuna stiamo qui 4 giorni.

Che posto assurdo, meno male che ci siamo presi qualche giorno per esplorare la zona perché qui muoversi da turista è difficilissimo.
Innanzitutto i satelliti prendono male e più delle volte Google Maps non capisce dove siamo anche stando fermi in campo aperto, poi la viabilità pedonale viene interrotta dai new jersey alti anche un metro e mezzo, i luoghi governativi indicati sulle mappe a volte non esistono e quando esistono sono nascosti bene e studiati per non farsi trovare.
Stamattina volevamo andare all'ufficio turistico per capire cosa fare qui e come andare a Singapore: sembrava semplice perché un ufficio doveva essere a dieci minuti a piedi da casa e il secondo a venti...
Peccato che il navigatore non riusciva a localizzarci, i passaggi pedonali erano interrotti, nessuno neanche la polizia sapeva dell'esistenza degli uffici turistici e anche trovando da soli l'indirizzo esatto gli uffici non c'erano.
Il colmo è stato al secondo ufficio, che abbiamo trovato nonostante le indicazioni fuorvianti, che avrei avuto voglia di incendiare con tutto il personale all'interno. Quando finalmente arriviamo a destinazione vediamo l'insegna, vediamo la porta di ingresso, leggiamo gli orari (nuovi) che ne confermavano l'apertura ma le porte erano tutte chiuse. Sbirciando all'interno ci accorgiamo che gli uffici erano vuoti! Così salgo le scale dell'edificio accanto e scopro che si erano spostati proprio lì! Ma mettere un avviso sulla porta era troppo difficile? Oppure mettere un cartello sulle scale del nuovo posto era vietato!? Non capivo...
Ma poi, entrando finalmente al banco informazioni ho capito tutto: questi non sono normali...
La ragazza delle informazioni era fuori dalla porta e non si è neanche accorta che eravamo entrati anche se c'eravamo solo noi in tutto lo stabile. Quando finalmente ha realizzato che c'era gente in attesa gli abbiamo chiesto: "vorremmo informazioni su questa zona e su Singapore, cosa fare e cosa vedere in 4 giorni."
Così lei ha tirato fuori la mappa turistica e ha iniziato a elencarci le attrazioni: "qui c'è questo ma è chiuso, c'è anche quest'altro ma è chiuso, poi ci sarebbe questo ma è in ristrutturazione ".
Ma noi abbiamo chiesto cosa vedere, non cosa NON vedere!!
E così ha iniziato finalmente a indicarci le cose aperte...
Una domanda difficilissima è stata quella sui pullman per tornare a Kuala Lumpur: ci ha infatti detto dov'è la fermata dei bus.. grazie, lo sappiamo anche noi.. ma vorremmo capire se dobbiamo farci 20 minuti di taxi per vedere gli orari e prenotare i biglietti oppure se esiste un uffico, come QUELLO TURISTICO, dove avere informazioni e magari fare anche i biglietti come si fa in tutto il mondo...
Almeno ci ha dato il sito internet per le informazioni.
Intanto vagando alla deriva per la città abbiamo scoperto un bel quartiere caratteristico con tanti locali strani dove andare a mangiare. Anche se è una zona particolarmente cinese molti posti devono essere gestiti da musulmani perché c'erano ovunque cartelli con scritto NO PORK NO LARD, anche fuori da un chiosco che faceva solo caffè. Chissà perché, magari i cinesi mettono il lardo nel caffè al posto dello zucchero e noi non lo sappiamo..
Vabbè, intanto ho cristato un pochino ma ci siamo quasi divertiti e la mattinata è passata. Adesso è mezzogiorno e siamo saggiamente rintanati in casa.
Domani proveremo ad affrontare l'odissea verso Singapore.

Foto del giorno: Tourism Johor. Ecco il secondo ufficio inesistente: c'è l'insegna bella grande, gli orari sulla porta, il codice QR per accedere al sito web che non esiste.. c'è tutto tranne l'ufficio!

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