Vadodara

Oggi abbiamo lasciato la casa verso le 7.00 e indovinate con chi abbiamo fatto il check-out? Con quello che dormiva in corridoio! Non vi dico che faccia aveva stamattina...
Come il poliziotto in moto che ogni mattina è di pattuglia all'angolo della strada e che ieri si è tracannato due bottiglie d'acqua in 10 minuti: chissà cosa aveva fatto la sera prima...
Ingordi!
Oggi è stata solo una tappa di avvicinamento alla destinazione (ignota) di domani. Tutta sulla stessa autostrada con poco traffico, niente lavori stradali e un caldo infernalmente accettabile. Abbiamo scelto di fermarci a Vadodara perché conosciamo un buon carretto di ferramenta e ci serviva qualcosa.
Infatti il carretto era allo stesso posto di due anni fa e aveva ciò che cercavamo ad un prezzo onesto.
Vadodara è una cittadina storica particolare perché ha palazzi coloniali mura islamiche e laghetto sacro hindu, è sede di università e hanno anche trovato il petrolio: Praticamente c'è tutto ed è tutto in centro che puoi tranquillamente girare a piedi. Manca solo il turismo e la gente ci guarda come se fossimo alieni, eppure ci conoscono perché hanno le nostre foto di due anni fa. Si chiederanno perché siamo tornati e ci penserà il ferramenta ad informare il paese.
Abbiamo deciso che domani al bivio di Ahmedabad svolteremo a sinistra per passare vicino al monte Abu, una zona che abbiamo intravisto mentre scappavamo da Udaipur per rifugiarci in montagna e che vale una visita. Non abbiamo deciso nient'altro e domani vedremo cosa succederà: l'altra volta senza una destinazione precisa abbiamo scoperto Mandu grazie a due forature consecutive, adesso si sta rompendo il portapacchi e potremmo fermarci quando perdiamo i bagagli. Chissà.
Foto del giorno: Vista dall'ottavo piano a Mumbai. Ecco la moschea con la cupola e a destra il bel quartierino dei fedeli. Vivono tutti al pianterreno dove girano certe pantegane grosse come piccioni.



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