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Ganpatipule

Via dalla casa del pescatore siamo saliti fino a Ganpatipure, o pule, ma anche Gan Pati dipende dal cartello. Qui c'è una spiaggia fenomenale con tanto di strada litoranea, ma manca il paese. Un giorno diventerà una seconda Goa ma intanto ci sono solo due resort, uno bello e uno super, e noi siamo in quello super ma comunque per indiani. Quindi Wi-Fi solo nelle aree comuni quando c'è e in compenso manca la copertura gsm. Noi che abbiamo scelto il villino sulla spiaggia siamo a 500 metri dal Wi-Fi quindi stasera niente blog. Scrivo adesso che siamo al ristorante ma poi ci sentiamo domani dalla piscina.. ⬅                     CONTINUA

Il misterioso rapporto tra indiano e spiaggia

Non abbiamo ancora visto un indiano nuotare, entrano in acqua fino alle ginocchia e restano in piedi, a volte si pucciano ma si rialzano subito. Direi che sulle spiagge è più diffusa l'open defecation che il nuoto e forse per questo preferiscono tenere la bocca lontana dall'acqua. Qui a Malwan hanno anche un rapporto strano col mare, non esiste un lungomare e pur avendo delle spiagge chilometriche non si percepiscono dal paese, potremmo benissimo essere in aperta campagna. L'unico accesso pubblico al mare è il piazzale del porto col mercato, i pescherecci e le barche dei tour. Se vuoi andare in spiaggia devi prendere il sentiero, entrare a casa dei pescatori e in pratica metterti nel loro giardino,  e cco perché qualcuno ha pensato di affittare le camere, gli hotel infatti sono solo in paese. È strano anche passare nel bosco e trovare il chiosco che ricarica le bombole da sub e non vedere né sentire un'onda. Non ci sono neanche i gabbiani ma, oltre ai soliti falch...

La foto che non vuole partire

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Malwan

Siamo a Malwan, nel villaggio dove i pescatori affittano le camere ai connazionali. Un "resort" tipicamente indiano, pulito e ben organizzato, che però spaventa il turista occidentale che infatti non c'è. Quello che crede di parlare inglese ci ha detto che qui vengono anche i visi pallidi, c'è stato un francese per sei mesi consecutivi e dopo di noi sono passati due cechi che però non si sono fermati perché manca il WI-FI. In effetti era l'unica scusa che potevamo trovare perché qui c'è tutto, o almeno c'è la versione indiana di tutto. Si sta cosi bene che ci fermiamo due giorni. Foto del giorno: Pubblicità Progresso. Fermiamo la defecazione all'aperto. Questa civiltà moderna vuole togliere agli indiani tutti i piaceri della vita, oggi questo è magari domani vietano anche di sputare per terra... roba da matti... Provo a inviarlo senza foto perché non c'è verso di farlo partire. ⬅                    CONTINUA

Inizia il rientro

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Basta con la vita sedentaria e il lassi annacquato, è ora di partire e tornare in India. È anche ora di avvicinarsi a Mumbai, la nostra destinazione finale, e così inizia idealmente la nostra via del ritorno a casa. La prossima tappa sarà di due giorni al mare più a nord., partenza al sorgere del sole e saliamo lungo la costa finché non fa troppo caldo. Le previsioni danno nebbia e più di 30°, non ci sarà un filo d'aria,  rischiamo di non uscire neanche da Agonda. Foto del giorno: Mistero. Perché mai hanno lasciato un albero in mezzo alla strada? Perché, invece di segnalarlo, hanno pensato bene di metterci dei dossi artificiali e non segnalare neanche quelli? Domani mattina passeremo di qua nella nebbia: riusciremo a schivarlo?  Mistero... ⬅                     CONTINUA

Agonda e dintorni

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Ma parliamo di mare, noi siamo ad Agonda geronto beach, vicino alla famosa Palolem. Palolem viene descritta come il rifugio tranquillo lontano dalla Goa moderna e così era, prima che iniziassero a descriverla. Adesso è un paesino incasinato con troppi negozi, troppe barche e troppa gente. Resta un luogo caratteristico perché è vecchio, trasandato e fa molto India. Agonda, che viene descritta come la spiaggia per i vecchi perché non c'è vita notturna e attività rumorose, è bella, pulita e frequentata da turisti di ogni età che non amano le moto d'acqua e si accontentano della musica live fino alle 22:30. E poi tutti svegli all'alba a fare yoga! Qui ci sono più centri yoga che ristoranti ma uno li batte tutti: super hippy chic con adepti biondi, sorridenti, in tunica bianca e coroncina di fiori che trotterellano felici per l'aperitivo al caffè vegano. Qui prendi anche la patente da yogi con certificazione americana, tutto si spiega.. Siamo stati anche a Colva Beac...

I famosi colori dell'India

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Tempo fa ho fatto una foto ad un fotografo in vacanza in India che mi ha spiegato che qui chiunque può fare delle belle foto, basta trovare qualcosa che non sia color sabbia. Aveva ragione, infatti nella stagione secca qui è tutto insabbiato e le donne vestite con i saree colorati brillano nel polverone. Le nostre foto sono tutte beige perché abitualmente non fotografiamo le persone ma ogni tanto capita qualcosa e salta subito all'occhio. Fotos del giorno, plurale: Vasi di nobile fattura su uno spartitraffico a Vadodara. Una pietra miliare, un sacchetto di plastica e un albero fiorito a Kankumbi. Donne che portano una suora al tempio e una intrusa fra le mura a Palitana. ⬅                       CONTINUA

Foto non del Rajasthan

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Non posso metterne tante alla volta perché intaso Internet in tutta l'India. ⬅                     CONTINUA

Riordiniamo le idee due

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Eccoci con la seconda parte. Il Gujarat, che non avevamo preso in considerazione, potrebbe diventare una destinazione turistica internazionale se solo lo volessero, ma non vogliono ed è meglio così. È una regione ricca e hanno un po' di tutto, dal petrolio al sale e alle università prestigiose, oltre a delle belle destinazioni turistiche, e sembra che stiano bene così senza esagerare. Qui c'è storia, natura, mare, montagne e deserti. I templi, le moschee e i mausolei più belli sono qui, c'è il deserto di sabbia e quello di sale più grande al mondo con i suoi 30 giorni di festa tra le tende, ci sono gli ultimi leoni asiatici e non sono in gabbia, le località balneari sono belle e attrezzate come anche quelle montane, e paghi poco, quando paghi, le visite alle attrazioni turistiche. Se vogliamo cercare dei lati negativi possiamo dire che non è adeguato alle stravaganze occidentali infatti non sempre troverai una doccia, delle posate o un letto con le lenzuola: qui non ...

Foto del Rajasthan

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Scatti rigorosamente fatti senza impegno col telefonino sicuramente insabbiato. Se vi sembra bello sappiate che è meglio. ⬅                         CONTINUA

Riordiniamo le idee

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Ieri è stato il primo vero giorno di vacanza, il giorno in cui abbiamo potuto aprire tutti i bagagli, piazzare le amache, mandare i vestiti in lavanderia, fare una manicure, riempire il frigorifero di birra e poi svuotarlo. Ci voleva.. Adesso possiamo riordinare le idee e capire come sta andando il viaggio: direi benissimo! Scrivere tutto in un giorno diventa lungo da leggere così facciamo due parti. L'India è grande e noi ne abbiamo girata ben poca, solo Rajasthan, Gujarat e un pochino di Maharashtra, Goa ancora non si calcola. In questo breve viaggio, finora di solo 5000 Km, abbiamo conosciuto cinque facce diverse della stessa nazione: L'India urbana, quella rurale, la turistica internazionale, la turistica locale e Goa. E comunque Internet non funziona da nessuna parte. Come impatto generale io me l'aspettavo diversa: più caotica, più sporca e più impegnativa, meglio così. Paola invece, che ci è tornata dopo 30 anni, l'ha trovata cambiata ma solo perché ha s...

Oggi è domenica

Qui sono Cattolici e noi rispettiamo le tradizioni locali. Buona domenica, Ci vediamo domani. ⬅                     CONTINUA

Agonda beach

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Adesso siamo veramente al mare e ci fermiamo una settimana. Agonda è una delle baie di Goa, forse quella più tranquilla, e una delle poche rimaste senza venditori sulla spiaggia, senza moto d'acqua e rotture del genere. Arrivare qui è stata un'impresa: 8 ore di viaggio tra nebbia, freddo e montagne. Teoricamente dovevamo metterci quattro ore prendendola comoda e facendo tutta autostrada, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo.. la montagna. Partenza all'alba per essere al mare entro mezzogiorno, ci infiliamo subito in autostrada e sfrecciamo via dritti a 100 all'ora tanto non si può sbagliare... ma c'era un bivio e ovviamente abbiamo sbagliato. Quando ce ne siamo accorti eravamo già fuori percorso da almeno una cinquantina di chilometri così abbiamo acceso il navigatore che, offeso perché l'avevamo ignorato, ci ha punito facendoci attraversare le montagne: 80 chilometri di curve, strade strette e venditori di cipolle. Ma è stato comunque bello. Siamo ...

India misteriosa

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L'India è il paese dei misteri e ogni giorno se ne presenta uno nuovo che per noi stranieri non ha spiegazione. Non parliamo del codice stradale perché non basterebbero mille pagine ma: perché mentre stai facendo benzina qualcuno in moto deve sempre cercare di infilarsi fra te e la pompa? Mistero... certi benzinai hanno messo le transenne per la disperazione. Ma i misteri sono ovunque: un turbante, che deve solo coprire la testa, è una striscia di tessuto larga un metro e lunga nove, si, nove metri. Un saree, l'abito femminile, è lungo anche sei metri. Ma le lenzuola sono sempre più corte dei materassi. Qui è nato il Kama Sutra e il sesso tantrico, le donne non sono particolarmente coperte e non è insolito incontrare dei santoni praticamente nudi. Ma il bacio è uno scandalo da censurare. Anche le parolacce in TV sono censurate, ad esempio la parola "shit" (merda) viene sostituita con "crap" (stronzo). È normale girare scalzi ed è buona norma lavarsi l...

Pune bis

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Dopo due giorni di letti scomodi, acqua fredda e niente Wi-Fi abbiamo deciso di fare una tappa in una città seria e in un hotel di lusso. Ci siamo presi una royal suite e ci facciamo un giorno di relax totale. Comunque Internet non funziona neanche qui, non per colpa dell'hotel ma perché siamo in India. Così per oggi non abbiamo niente di importante da raccontare ma la foto del giorno è saltata fuori comunque: Traffico all'indiana: Qui fanno di tutto per complicarsi la vita sulla strada, ecco un esempio al casello. Il trattore è dal lato giusto ma le moto sono in contromano, stessa cosa da questa parte della ferrovia. Solo dalla nostra parte ho stimato quasi un migliaio di persone e saranno state altrettante dall'altro lato: immaginate il caos quando si sono alzate le sbarre! Quando abbiamo visto la situazione abbiamo parcheggiato e ho preparato la videocamera: ho fatto un video spettacolare che vedrete a casa. Lascio il telefono connesso al WI-FI e andiamo a dorm...

Pune

Siamo a Pune ed è saltata la connessione Internet dell'hotel. Dato che sono tirchio e devo usare la mia connessione dati rimando tutto a domani. Ciao! ⬅                     CONTINUA

Shirdi

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Che caos! Siamo a a Shirdi, città del Sai Baba original, non il capellone che era la sua reincarnazione. Per visitare il tempio bisogna addirittura prenotarsi online e comunque fare una fila interminabile. Anche qui potremmo fare un carico di simpatici oggetti da mensola degli orrori, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Il Sai Baba predicava l'amore e qui ci sono i bagarini che amorevolmente ti rivendono i pass per il tempio, predicava l'amore, non la povertà.. Strano, niente visi pallidi, saranno tutti alla tomba del Sai Baba 2 che era famoso in tutto il mondo. Stamattina siamo partiti da Saputara appena dopo l'alba e scendendo dall'altopiano abbiamo attraversato delle zone spettacolari, con montagne come quelle americane della Monument Valley ma con i pomodori al posto del deserto. Mancano solo i cow boys, in compenso ci sono tanti indiani anche se questi non hanno le penne. Abbiamo appositamente fatto una deviazione di una cinquantina di chilometri solo...

Saputara

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Siamo tornati al fresco sul Western Gath, la catena montuosa che attraversa l'India da nord a sud, precisamente a Saputara, unica località turistica montana del Gujarat. È un altopiano come il Monte Abu ma più spazioso, meno frequentato e senza ville VIP oltre a essere più alto, quasi 1000 metri. Si sta divinamente, caldo ma non afoso di giorno e quasi freddo la sera, non si sente un clacson e non si mangia polvere. Patrimonio UNESCO per le biodiversità, ma qui tutto è un patrimonio. Arriviamo dal mare, Dumas beach, Surat, dove c'è la spiaggia più famigerata dell'India: sabbia nera e fantasmi! Si raggiunge percorrendo Ghost road, ed è già bello così, e di giorno è piena di ristoranti, quad e cammelli a noleggio. Ma la sera, se resti dopo la mezzanotte, non tornerai più.. La leggenda dice che la gente scompare e l'unico ritrovato la mattina è stato un morto con la lingua fuori... terrore.. Tutto nasce dal fatto che questo è un luogo di cremazione per gli Hindu, la...

Seconda foto del giorno

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Una zona tranquilla del mercato. Qui sono riuscito a fermarmi, tirare fuori il telefono e scattare la foto. In altri vicoli non puoi neanche alzare le braccia da quando sei stretto. Come in un immenso ascensore affollato. ⬅                     CONTINUA

Vadodara

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È stata durissima ma siamo arrivati a Vadodara. Pur essendo a solo un'ora di autostrada da Ahmedabad noi ce ne abbiamo messe cinque perché in questa autostrada non sono ammesse le moto. Il problema è che l'autostrada ha sostituito la strada principale, quella dritta, e l'unico modo per arrivare a destinazione è stato andare a zig zag tra i paesi raddoppiando i chilometri e dimezzando la velocità. Vadodara merita una visita, il centro storico è bello e il quartiere del mercato è anche meglio: niente boiate da turisti ma pieno di boiate da indiani, qui ci sarebbe da riempire un container di chicche per la nostra mensola degli orrori. La città è ricca, qui c'è il petrolio, e per questo si vede di più la povertà: mentre in altri posti se sei poverissimo puoi farti un rifugio di fango e merda o stare sotto un albero, qui vivi sul marciapiede in mezzo a polvere e immondizia dove non osano neanche i cani randagi. A proposito di merda! Abbiamo scoperto un uso dei frisbe...

Ahmedabad 2

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Oggi sono uno straccio e non ho voglia di perdermi in chiacchiere. Siamo tornati a Ahmedabad per dirigerci verso sud-est. Ma non può mancare la... Foto del giorno: La vespa dell'uomo triste. Qui le luci sui mezzi di trasporto non si usano perché non vedono il bisogno di segnalare un cambio di direzione o una frenata improvvisa, quando il motore si accende e il clacson suona sono più che a posto. Frecce, stop e luci di posizione sono considerate un'espressione di gioia, come le nostre luci natalizie. Il motociclista giocondo si fa anche installare le doppie frecce col cicalino e non le spegne mai. Invece il proprietario di questa Vespa dev'essere un tipo triste: ha le luci disegnate. ⬅                     CONTINUA

Foto della sera

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Tutta la roba per terra, anche i sacchi nell'angolo, non è immondizia ma e il Tirupati Express Courier che smista le spedizioni. ⬅                     CONTINUA

Due giornate nauseanti

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Lasciata Junagadh di prima mattina abbiamo fatto tappa a Gondal e raggiunto Rajkot. Ormai sono due giorni che viaggiamo tra distese di coriandolo, erbaccia maledetta. Il coriandolo è un'erba particolare, o ti piace o ti schifa, ed è solo una questione genetica umana, non c'è via di mezzo. In definitiva puzza come la cimice anche se alcune popolazioni dicono che sia la cimice a profumare di coriandolo, ma da loro non ci sono le cimici.. Noi, che siamo geneticamente schifati fino alla nausea, ci siamo abituati a mangiarlo perché in oriente sostituisce il prezzemolo e come il prezzemolo lo trovi dappertutto, ma 400 chilometri di campi sono veramente troppi, siamo così impregnati di odore che ci sembra di avere un branco di cimici spaventate nei vestiti. C i manca il dolce profumo delle fogne a cielo aperto... Così fra un conato e l'altro ieri ci siamo fermati a Junagadh dove c'è il piccolo mausoleo di Bahadiddinbhai Hasinbhai detto Mahabat Maqbara Palace e non Moh...

Junagadh

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Oggi sto litigando col telefono, non riesco a scrivere e dopo aver perso due ore a fare quattro righe di blog non so come ho fatto ma ho cancellato tutto. Ci sentiamo domani. Foto del giorno: il mausoleo di qualcuno con un nome tremendo che vi dico domani. Roba da nababbi nel vero senso della parola. ⬅                     CONTINUA

Poveri ma ricchi

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Incredibile.. Abbiamo Euro in contanti a sufficienza per comprarci una banca ma abbiamo dovuto saltare i pasti per mancanza di rupie. Siamo in un periodo di transizione monetaria, l'India sta cambiando le banconote, manca il denaro contante e i bancomat sono sempre all'asciutto. Il governo consiglia agli stranieri di utilizzare le carte che sono accettate ovunque senza commissioni e per i contanti andare in banca a cambiare la propria valuta, gli stranieri hanno la precedenza agli sportelli e possono cambiare fino a 450€ alla volta. In effetti è vero, tutti hanno il POS anche le bancarelle.. ma spesso manca la connessione dati o direttamente la corrente. Accettano anche i pagamenti con lo smartphone...in India... Ma comunque servono ancora i contanti e dove cambi i tuoi Euro, in banca come dice il governo? Prova se ci riesci.. Oggi, stufi di essere pieni di Euro che nessuno vuole, ci siamo impegnati per un cambio valuta. Come prima cosa chiediamo in albergo e ci dicono:...

Diu!

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Può sembrare un'imprecazione dialettale ma è il nome della più famosa località balneare del Gujarat. Siamo al mare!! Due giorni.. Solita solfa, tre visi pallidi includendo noi due ma sappiamo che sull'isola (già, siamo su un'isola) ce ne potrebbero essere altri quattro. Questo è un altro mondo: Abbiamo bevuto una birra e non uno "special tea", bottiglia sul tavolo e bicchieri di vetro in bella mostra. La strada principale è deserta ma così deserta che mi sono fermato in mezzo a scattare tre foto e nessuno mi ha suonato il clacson. I bovini sono nani e si può anche girare in infradito. Se si potesse stare in spiaggia col costume sarebbe perfetto, ma qui non è sdoganato, comunque volendo spendere un centone a notte ci sono i resort con piscina. Oggi niente di particolare se non la giornata in moto, 180 chilometri in quattro ore di cui 160 di strada bella e 20 a passo d'uomo che hanno massacrato la media e le ossa. In una sosta in paese un bambino ro...

Palitana

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Io ci penso dopo e mi sento uno schifoso turista occidentale, non lo faccio apposta, ma è nella mia cultura. Siamo sdraiati sul letto sfiniti dalla giornata e una mosca ci infastidisce,  così prendo un depliant e la tramortisco, non l'ho neanche uccisa. Cosa c'è di male? C'è che siamo in un paese sacro giainista dove il fedele ha la bocca coperta per evitare di mangiare involontariamente qualche essere vivente e gira scalzo con una scopetta per spostare le formiche. E il depliant parla di Gandhi... Poi la mosca non l'ho uccisa, era un po' storta e l'ho messa fuori, speriamo si riprenda. Crisi di coscienza a parte, oggi abbiamo passato la mattina alla ricerca di contanti e a mezzogiorno eravamo pronti ad affrontare il sacromonte di Palitana. Oltre 3000 scalini e non so quanti chilometri da fare teoricamente scalzi per raggiungere la cima. Almeno sulle scale le scarpe sono ammesse e per fortuna ci sono i portantini. Puoi scegliere tra il modello base, lu...

Gujarat

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E così ci facciamo il Gujarat: è una di quelle regioni che non avevamo preso in considerazione ma sapete com'è.. A Ranakpur abbiamo scoperto che qui c'è il Sacro Monte dei giainisti con templi a grappolo unici nel loro genere e poi la Banda Benelli ci ha detto del deserto di sale e dei leoni asiatici. Qui c'è anche un mausoleo che ci sarebbe piaciuto visitare (incredibile ma vero) ma restava fuori da ogni itinerario. Adesso dovremmo essere a Palitana o giù di lì, dove c'è il monte con i templi a grappolo. Siamo in stand by: domenica senza Rupie. I bancomat sono vuoti, le banche chiuse, solo il benzinaio accetta carte di credito e nessuno cambia gli Euro. Se domani in banca troviamo dei contanti andiamo ai templi e proseguiamo, altrimenti dovremo tornare alla città più vicina e perdere una giornata. Anche oggi abbiamo fatto i Pokemon, cerchiamo di nasconderci ma ci trovano sempre, in un'area di servizio ci siamo fermati sotto un albero lontano dal parcheggio...

Ahmedabad

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Continua il nostro viaggio verso sud, abbiamo oltrepassato il tropico del cancro ma il giubbotto di pelle serve ancora. Siamo ad Ahmedabad, capoluogo del Gujarat, qui avremmo potuto trovare una banca in grado di cambiarci qualche Euro se non fossimo nel week-end. Sarà per la prossima città, diciamo sempre così. Anche oggi abbiamo fatto tante foto, anzi, ci hanno fatto tante foto da appena svegli la mattina fino a cena al ristorante. Il buongiorno è arrivato quando siamo usciti dalla nostra camera contemporaneamente ai nostri dirimpettai e c'è scappato subito il primo selfie in corridoio, l'ultima foto invece ce l'ha fatta a cena direttamente il proprietario del ristorante con tavola imbandita e menù in bella vista. Ci sentiamo come i Pokemon: c'è sempre qualcuno col telefonino che ci insegue per catturarci come in Pokemon Go. Io sono Visopallidox, pokemon d'aria per i troppi legumi... Ma parliamo di Ahmedabad: una città moderna con anche qualcosa di storico ...

Patan

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Siamo a Patan, sulla strada per Ahmedabad. Se al monte Abu di visi pallidi ce n'erano cinque, qui siamo solo noi due. In questo paese snobbato dai turisti ci sono due meraviglie nascoste: il pozzo a gradini più grande dell'India e un tempio giainista molto molto bello. Due volte molto perché è gratis anche per gli stranieri. Il pozzo non è fotogenico, ho visto anche delle foto professionali ma non rendono, qui bisogna venirci. Il tempio è piccolino, l'abbiamo visto per caso e ci siamo voluti fermare e una volta davanti abbiamo dovuto entrare. Niente foto per rispetto verso i fedeli. Noi non siamo "da tempio" perché sarebbe come andare per chiese in Italia: ce n'è troppe. Ma a certe meraviglie architettoniche non riusciamo a dire di no. Finora sono due i templi che ci hanno colpito e, guarda caso, entrambi giainisti. Loro hanno Jina, noi la Gina! Coincidenza o semplice sacrilegio? Foto del giorno: Dio li fa e poi li raggruppa. Motociclisti italiani...

Questione di pronuncia

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Siamo sempre sul Monte Abu sopravvissuti alla casa infestata. Continuiamo a rilassarci e domani decideremo dove andare. Girando in paese ho notato le insegne di alcuni hotel e mi sono ricordato di Agra. Ad Agra, dopo cena, abbiamo preso un taxi per tornare in albergo e dicendo il nome il tassista ci ha detto che siamo ricchi se stiamo al Marriott. Ma non stavamo al Marriott, anzi, ma il nostro hotel aveva un nome che poteva confondere. Non era un caso,  e  l'ho capito qui vedendo gli hotel Hilltone e Sheratone! ⬅                     CONTINUA

Foto del giorno

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Il Sunrise Palace! Ecco il nostro hotel, ci hanno fatto un prezzo scontatissimo, non sento altri ospiti. Se il nostro appuntamento quotidiano si dovesse interrompere qui... mandate i Ghostbusters! ⬅                     CONTINUA

Mount Abu

Udaipur non fa per noi, sarà pure la perla del Rajasthan ma è invivibile. Troppo turismo in poco spazio. Anche il proprietario della guest house ha confermato che sono tutti stanchi del numero crescente di turisti maleducati e che questo si riflette sulla qualità dei servizi. Volevamo salire verso il Mottarone locale ma ci ha ispirato, così ci siamo spostati di 100 Km sul Monte Abu. Località gettonatissima per il turismo locale e meta dei VIP nei tempi andati. È un oasi nel deserto: con il lago, le palme e tanto verde ma in alta montagna. Lasci la pianura sferzata dal vento caldo e sali su questo altopiano fresco ma protetto dai venti. Adesso nella zona attorno al lago è sviluppato il turismo moderno ma si possono vedere le ville storiche della situazione. C'è il palazzo del raja, il castello inglese del principe inglese, le ville, sempre inglesi, dei vari Lord e così via. Noi siamo in un palazzo coloniale con le scale immense e a pelo lungo come vuole la tradizione britan...

Udaipur

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Come si sta bene a Ranakpur e com'è bello il tempio, altro che Agra, questa è una meraviglia. Qui manca ancora il turismo di massa perché la strada non è adeguata e così manca anche il contorno di venditori rompiballe. Due volte bello. Siamo vicini alla circonvallazione per Udaipur ma non ci attira e preferiamo continuare per la nostra strada che ci porta sempre da qualche parte. Questa volta ci ha portato a Udaipur, ma  in  tre ore contro le due con la superstrada. Non abbiamo visto ancora niente ma la città non mi è piaciuta da subito: guidano male. Facciamo una notte qui e domani cerchiamo qualcosa nei dintorni per fermarci qualche giorno, magari un po' in montagna. Ho fatto vedere una foto del Golfo Borromeo ai ragazzi della guesthouse e si sono stupiti perché è uguale a Udaipur, c'è anche l'isola col palazzo, allora domani andiamo al Mottarone. Foto del giorno: Vita di mer..lo Il merlo di Ranakpur ha una vita dura, è il giocattolo preferito dei gibboni...

Dove siamo? A Ranakpur!

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Questo nome non mi entra in testa, siamo qui da cinque ore e l'ho chiesto dieci volte. Abbiamo lasciato a malincuore Jaisalmer per avvicinarci a Udaipur, via Jodhpur ma sempre per strade alternative. Notte a Jodhpur e stamattina superstrada fino a Pali per poi avventurarci su strade neanche indicate sulla mappa. Per andare da Jodhpur a Udaipur basterebbero​ tre ore ma noi dovremmo metterci due giorni salvo imprevisti. Oggi pomeriggio neanche tre diversi navigatori satellitari sapevano dirci dove stavamo andando. Alla fine seguivamo la strada che prima o poi doveva arrivare da qualche parte... anche quando abbiamo dovuto guadare due fiumi in secca. Ad un certo punto siamo arrivati da qualche parte, precisamente a Sadri, un villaggio che ci dicono sia  a pochi chilometri dalla tangenziale di Udaipur. E tutti ci dicono di andare avanti fino a non mi ricordo il nome... Ranakpur. Una strada nella foresta, l'ingresso anonimo di un tempio, due hotel ammuffiti e tre grand hot...

Foto del giorno che non riesco a pubblicare

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Il lenzuolo magico, altro che il tappeto volante! ⬅                     CONTINUA

Seconda foto del giorno

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Eravamo seduti fuori dal meccanico quando passano delle bambine di ritorno dalla​ scuola elementare. La più piccolina vede una macchia sulla strada, quella cerchiata, fa allontanare le altre e poi corre indietro. Era probabilmente un biscotto schiacciato, ha raccolto più briciole possibili in una mano ed è andata via smangiucchiando contenta. I bambini sono uguali dappertutto ma qui hanno gli anticorpi del Bengala, feroci come tigri! ⬅                     CONTINUA

La Gina di turno

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Oggi niente di nuovo. Giornata a piedi in giro per il centro, qualche spuntino, le foto coi turisti indiani, le solite cose. Però abbiamo la nostra nuova Gina. Ovunque passiamo più di una notte troviamo un animale nero che vuole farci compagnia. A casa c'è la Gina, il gatto dei vicini. A Pushkar c'era il toro fuori dalla guesthouse e una sera dev'essere anche entrato. Qui abbiamo il corvo che bussa alla finestra e, se la lasciamo aperta, si mette a dormire sul divano, come la Gina. Con lui abbiamo trovato un compromesso, facciamo colazione insieme alla finestra della camera ma poi gli lasciamo aperta solo quella del bagno. Quando anche le mucche e gli uccelli impareranno ad usare la lettiera magari potremo pensare di ospitarli ma per ora limitiamoci al gatto. Foto del giorno: la Gina volante che bussa alla finestra. ⬅                    CONTINUA